Vorrei ma non posso” è una dichiarazione di debolezza e di schiavitù interiore.

Si dichiara con questa affermazione di non avere la forza sufficiente per contrastare una Potenza capace di sopraffare il nostro volere.

E di conseguenza che il nostro volere appunto, è troppo debole per dominare quella Potenza, quindi ne risulta sottomesso e schiavo di questa.

Con questa frase si decreta la propria sconfitta sul dominio interiore delle forze egoiche. Si ha perso nei confronti di queste.

Esse dunque sono troppo potenti per essere soggiogate dalla nostra volontà e quest’ultima perciò risulta effimera ed inconsistente. Non ancora formata.

Purtroppo, questo è il mantra-dogma della maggior parte della gente… Perdente.

Differente invece è dire ed affermare realmente l’inverso: “Potrei ma non voglio”. Frase desueta che pare pure insolente. Tuttavia, questa è una vera e propria dichiarazione di forza e di potenza interiore.

Con ciò si afferma di avere il potere e che la nostra volontà formata domina e gestisce ogni altra forza in noi presente, soggiogandola.

Il Potere sta in mano a noi, che potenzialmente appunto, potremmo lasciarci andare alla sconfitta e al totale dominio di altre correnti, ma la nostra forte volontà cosciente applicata lo impedisce volontariamente.

Potrei ma non voglio è una dichiarazione di libertà e di emancipazione dalle correnti egoiche. Di vittoria.

La persona comune non la possiede nel suo vocabolario, ma solo quella che ha lavorato su se stessa al punto da trasformarsi in un centro di Forza.

Per riassumere:

“Vorrei ma non posso”=dogma=schiavitù.

“Potrei ma non voglio”=forza=libertà. 

Thomas Yhorman Vitulano
“Non siamo soli, siamo Soli”