Non illudetevi: la Spiritualità non è “un’isola felice”.
Non è una realtà immacolata, risvegliata, elevata…
Non troverete persone migliori che fuori, più belle, sveglie, più sagge o più illuminate. Non è detto.
Non incontrerete santi, maestri, savi, guru e angeli incarnati come molti si aspettano e sperano.
Non perché qualcuno afferma di essere questo o quello, di aver fatto o seguito quella cosa o quel tizio, di canalizzare o guarire allora siete sicuri di avere di fronte un puro… anzi, proprio queste affermazioni vi devono mettere all’erta immediatamente.
Lo possono testimoniare tutti coloro che si sono presi la briga di entrarci e di osservare senza pregiudizi o concetti preincartati.
È un “luogo come un altro”. Né più né meno.
Perché gli ambienti li fanno le persone che ci stanno.
E gli incontri le energie che li attraggono o li respingono.
È molto istruttivo disilludersi da questo, perché evita l’ennesimo dispiacere, senso di tradimento o danno.
Come dappertutto, si trova grande competizione, commercio, arrivismo, pregiudizio, prevaricazione, tonnellate di falsità condita da saccenza e molte volte pure da tanta ignoranza, egoismo ed egocentrismo, rivalità, invidia, perversione, gelosia, vendetta, inimicizia, menzogna, manipolazione, tanta presunzione e tanta vanagloria.
Maschere.
E tutto ciò spesso anche variegato da un pericolo oggettivo, essendo spesso questi personaggi venuti a contatto con energie pesanti che non sono in grado minimamente di gestire e di riconoscere divenendone loro stessi schiavi.
Quindi questo ambiente, oso dirlo, è anche uno dei più malsani e pericolosi ad oggi.
L’Isola Felice è un mito realizzabile solo in voi stessi, esiste, ma dovete prima affrontare il mare in tempesta di questo e di altri “mondi” illusori.
Io non sto qua perché mi piace questo ambiente, ma perché servo in questo stagno un determinato ente.
Non ci sguazzo… porto il mio pezzo, riconoscendo ogni pazzo e purtroppo annusando ogni tanfo e puzzo.
La Spiritualità difatti non è un ambiente, né un luogo, ma uno stato che vive l’individuo indipendentemente dal suo status.
Oggi come oggi questo “settore” è diventato di moda, e come potrete ben comprendere: tutto ciò che “va di moda” serve a qualcuno per depistare qualcun’altro.
La moda è sempre stata nelle mani di chi ha interesse a gestire le masse, una manipolazione, un’influenza, una gestione indiretta mirata ad una precisa fetta di persone.
Siate dunque scaltri e svegli nell’accorgervi di quello che da anni sta succedendo, si sta portando e commerciando, perché la linea è sottile apposta e quando si tocca: scotta.
È tutto voluto e voi dovete avere mani a prova di fuoco per maneggiarla.
È anche vero altresì che nonostante questo intento oscuro, chiunque possa trovare in questo stagno un rivolo puro.
Un’acqua trasparente, una corrente che lo possa portare effettivamente alla Sorgente.
Poiché tutto in fin dei conti serve al Grande Ente per ritornare a Lui un pò più cosciente.
Ve lo auguro.
Thomas Yhorman Vitulano
“Non siamo soli, siamo Soli”