(A fine anno mi levo qualche sassolino dalle scarpe)

Il tanto nominato “Servizio”, che per chiarezza non ha nulla a che fare con il servilismo né tanto meno con lo schiavismo, è una delle massime e più alte realizzazioni, nonostante chiunque “stia servendo” ma chiaramente non consapevolmente.

Oggi, come ieri d’altronde, esistono dei veri e propri “fanatici del Servizio”, palloni gonfi e tronfi di nozioni sul “Servizio alla Fratellanza Bianca” che hanno fatto diventare di una missione di vita intima e da non nominare perché onorevolissima e onerosa, la loro bandiera per attrarre e affascinare.

Se chiunque venisse da voi, in veste di insegnante o istruttore, come potrei essere io, e vi dicesse costantemente di Servire la Loggia Bianca impostando tutto il suo operato su questo slogan, voi proiettereste inconsciamente su questo soggetto tutta la vostra idealizzazione, cioè stima, apprezzamento, energia e potere.

Praticamente, sareste preda della -fascinazione- ovvero di quella forza manipolatoria che in questo caso sarebbe stata sollecitata dal soggetto in questione, forza che inesorabilmente tutte le persone proiettano verso chi per loro merita un piedistallo.

Ciò come dicevo accade sempre, ma qui viene letteralmente stimolato continuamente, tra l’altro utilizzando uno dei conseguimenti spirituali (il Servizio) che CHI DAVVERO LO SVOLGE TIENE PER SE, non sbandiera e non ne fa uno slogan “attira folle”… anche perché è di un peso e di una responsabilità tale che non permette di parlarne così apertamente e in maniera leggera, poiché è una azione segreta costante:

1- per veto a tale opera, 
2- per grande impegno nel mantenerlo e svolgerlo.

Come si suol dire: chi più parla meno fa, o da ciò che ostentano capirai di cosa sono privi dicevano gli Antichi… già, si sprecano le frasi che esprimono questo concetto.

Il fatto è che quando l’ostentazione coinvolge il mondo della spiritualità, beh… allora è una prova certa che in vero non c’è autenticità, dato che questi sono già i principi base della sana psicologia e che sta un gradino sotto alla prima.

Ma invece assistiamo ad un espandersi di individui che fanno del “Servizio” un’implicita leva psichica per impressionare e manipolare la coscienza degli altri.

Il Servizio è un’opera così alta, intima, segreta, preziosa ed onerosa che già affermare con veemenza continua di esserne e farne parte, avendola sempre sulla bocca, ti esclude a priori con certezza.

Prima ho detto un’apparente contraddizione, ossia che comunque “chiunque è al Servizio”, perché anche inconsciamente presta opera nel Piano Divino, questo è vero ma anche no, allo stesso tempo.

Nel senso che solo quando ne diventi cosciente ma soprattutto meritevole il Servizio diventa attivo e cresce di livello, cioè ti vengono dati “incarichi” sempre più responsabilizzanti ed onerosi, prima no… sei semplicemente preda delle forze meccaniche del Piano, non dinamiche, ciò è molto, ma molto differente!

Infatti molto spesso, chi ha gli incarichi più preziosi, un pò come Frodo con l’anello (ne Il Signore degli Anelli), è -piccolo- quasi invisibile e l’ultimo degli ultimi.

Di sicuro non solca sempre palcoscenici, non si fregia di quel termine continuamente e non impugna microfoni per parlare del Servizio tutti i fine settimana.

L’umiltà è la più alta delle virtù, come diceva la mia Maestra, e più passa il tempo più me ne rendo conto… e di come questa sia l’unica tra tutte che alla fine manca a tutti quelli che fanno del Servizio il loro massimo insegnamento e… dicono di Servire.

Thomas Yhorman Vitulano
“Non siamo soli, siamo Soli”