Nella creazione esistono due forze uguali e contrarie, contrapposte che pare lottino l’una contro l’altra, ma che invece si alternano ciclicamente in maniera matematica.
Si inseguono generando un moto, che non è un vero movimento, ma solo un moto senza meta in quanto è solo un avvicendarsi.
Questo è il campo della pura meccanicità, dell’alternanza… della sconfitta e della vittoria, ma entrambe sempre temporanee, ossia soggette a spazio e tempo precisi e calcolabili.
Le due più grandi che coinvolgono tutti i Regni e le creature: l’INVOLUZIONE e l’EVOLUZIONE.
Sì, esistono queste due forze in tutto, una che discende ed una che sale, nella natura, nel Macrocosmo e nel Microcosmo chiamato “uomo“.
Pertanto se ci si abbandonerà ALL’INVOLUZIONE, prima o poi questa finirà per lasciare il passo, lo spazio e il tempo inevitabilmente ad un movimento ascensionale, dapprima poco marcato, ma poi sempre più palese: L’EVOLUZIONE.
Per fare un esempio: per esistenze si sarà “cattivi” eppoi dopo aver esaurito questa fase, si diverrà “buoni”… ma mai effettivamente “liberi” dalla giostra del dualismo ciclico… difatti il vero e serio Spiritualista non cerca né la cattiveria né tantomeno il buonismo, ma la giustizia e l’equilibrio, mira ad essere un “giusto“.
Attenzione: lo Spiritualista è inevitabilmente in questa fase di “ascesa evolutiva”, che ripeto è ciclica e meccanica ossia non è retta dalla volontà dell’Essenza Spirituale, ma dai cicli vitali della stessa da incarnata.
Ecco che costui non deve abbandonarsi nemmeno a questa corrente perché NON RAPPRESENTA LA VIA DEFINITIVA DI LIBERAZIONE, dato che non è l’ascesi la strada, ma la trascesi di entrambe le correnti involutiva ed evolutiva.
Già, nel Creato, tutto è trino… esiste un 3°fattore della coscienza oltre all’involuzione e all’evoluzione: la RIVOLUZIONE.
Sì, il sentiero che conduce alla Liberazione Ultima non è evolutivo e ovviamente nemmeno involutivo, ma RI-VOLUTIVO.
Giocando con le parole bisogna Ri-Volere rivivere la condizione Primigenia, cercarla costantemente e rivoluzionare la propria coscienza secondo questa volontà che affonda la sua spinta motivante nel ricordo originario custodito dalla nostra Essenza più intima e vera.
Per mezzo della coscienza sveglia è necessario emanciparsi anche dall’evoluzione, bisogna abbracciare la RIVOLUZIONE della coscienza se si cerca seriamente la Maestria.
Cioè: rivoluzionare ogni meccanismo anche evolutivo affinché passi sotto il dominio dell’Essenza desta.
So che solo pochi capiranno, ancor meno comprenderanno e pochissimi questo sentiero, chiamato dagli Antichi “il filo del Rasoio“, infine prenderanno.
Thomas Yhorman Vitulano
“Non siamo soli, siamo Soli”