Il buonismo è un virus che intacca l’anima.

Strisciante, subdolo e insidioso entra nell’aura umana infettando la persona, dandogli sintomi di bontà fittizia finalizzata a sopperire alla mancanza di coraggio, verità e giustizia.

I finti buoni sono il peggior male per l’umanità. 

“Meglio un maligno onesto che un buono falso” dicevano gli Antichi, perché quest’ultimi sono perversi.

In loro il bene si è pervertito in male travestito.

Il buonismo è questo: una malattia dell’anima che va assolutamente sradicata senza pietà come un’infestante nel campo di grano.

Meglio il cinismo del buonismo, anche se il primo appare pregno di velato disprezzo  e sfiducia nel prossimo, perché comunque resiste in esso coraggio, ironia e spirito umoristico.

Nel buonismo invece c’è solo codardia mascherata da eroismo e incapacità di essere, travestita da altruismo.

È un vero male, in quanto chi lo vive non sa di esserne vittima e lo perpetua sugli altri infettandoli e rallentandoli evolutivamente.

Non è un caso che oggi in tutta la società vi sia un dilagante e serpeggiante buonismo, soprattutto nella falsa spiritualità.

Perché la spiritualità mista a buonismo esasperato, diventa: “Spiritualismo”.

Il male lavora sempre nell’incoscienza e nella falsità, perché odia la consapevolezza e il coraggio di essere portatori di verità. 

Non serve a niente e a nessuno “essere buoni” quando non serve. Poiché si diventa sottomessi agli altri o a sé stessi.

L’Iniziato non è mai solo buono o cattivo. È sempre giusto.

E questa è la cosa più complessa da essere e da fare.

Se si è giusti non c’è tempo per essere buoni a tutti i costi, né per essere sempre severi. Perché è sempre il momento di essere veri.

Il Cielo contempla i cinici invece, coloro che soprattutto autoironicamente toccano i punti critici ponendosi allo scoperto senza paura di rivelarli con un atto di ironia ricercata.

Coloro sono fuori dal buonismo.

Smettetela dunque di essere buoni a tutti i costi, non sareste pedagoghi, sareste come colei che non vuole far crescere i propri figli negando continuamente che ormai sono adulti per evitare il disincanto che vivrebbero nel riconoscerlo.

Questo è il punto: non dobbiamo incantare e perpetrare gli incanti già esistenti ma disincantare, liberare da questi.

Si perché il buonismo è intriso di falsità.

Non puoi seguire la Luce che tutto rivela e solleva e parimenti essere falso abbracciando il buonismo.

Non si può accontentare o far piacere a tutti, poiché ci sarà sempre qualcuno che non lo sarà; e negare questo è presunzione di poter fare sempre e a tutti “cose buone“.

No… noi facciamo anche del male, siamo anche scomodi e fastidiosi, inadatti, urtanti e cattivi in alcuni momenti, ma siamo veri perché siamo vivi.

Allora non perdete mai la vita, ma perdonatevi sempre se siete veri vivendo al meglio che potevate in quel momento, perché non perdere la verità è il primo passo per sconfiggere il male più subdolo: la falsità, che trova il suo terreno favorito nel buonismo.

Thomas Yhorman Vitulano
“Non siamo soli, siamo Soli”