La Donna, come l’uomo, per potersi dire tale deve accettare l’archetipo che è chiamata ad incarnare.

Nessuno è “libero” come si crede possa esserlo col semplice fatto di ribellarsi al proprio stato volendo essere “qualcuno o qualcos’altro“.

Chiunque scenda qua, deve onorare la scelta che ha già fatto: chi essere e cosa servire.

Questa non è privazione di libertà, ma responsabilità, è ben diverso.

Dunque, La Donna è incaricata dall’archetipo della Dea Madre Terra. E come lei, è chiamata a servirLa e rappresentarLa in forma umana.

Che gli piaccia o meno la felicità profonda e vera (o gioia realizzativa) la potrà provare solamente quando questo accetterà di incarnare.

Qualunque altra cosa faccia, che non sia accettare il suo compito reale e fondamentale (o archetipale), non troverà mai il suo posto in Terra e vero appagamento in sè stessa.

Bene… cosa fa la Terra? Sta in basso, umile sotto i piedi di tutti, si fa calpestare e schiacciare, accoglie i semi e i cadaveri di tutti, gli sputi e le feci di belli e brutti.

Sostiene le fondamenta di tutte le città, templi e palazzi di potere. Nasconde tesori e protegge animali e misteri.

Canalizza le acque e permette di rivelare le sorgenti affinché ci si possa abbeverare.

Dona fiori e permette che i semi posti tra i suoi seni divengano frutti per poter sfamare tutti.

Fornisce i materiali e le materie prime e grezze per costruire e formare gli approvvigionamenti per vivere e manifestare tutte le possibili bellezze e ricchezze.

E infine si fa sporcare, assorbendo tutte le sporcizie e le trasmuta col tempo e la pazienza in tenere primizie, come un Alchimista che rigenera e purifica ogni materia vile ed opaca con le sue doti mistiche.

Questa è La Terra… e questa è La Donna.

Se essa non si riconosce e non accetta il Sacrificio e il Servizio, con umiltà, pazienza, e altruismo, non potrà mai essere ciò che ha scelto prima di incarnare.

La Donna deve accogliere ciò che è chiamata a rappresentare, essere Madre servizievole, compagna umile e sposa supportante.

La chiave di una vera Donna è il Sacrificio (che non è rinuncia). Il suo corpo glielo ricorda ogni mese. Il Dolore può smettere di essere sofferenza e limitatezza, e il sangue può cessare di essere penitenza. Poiché entrambe sono il sigillo dell’impegno che ognuna è chiamata a sposare, uscendo dell’idea di punizione e colpa ed entrando in quella di Servizio e accettazione.

La Donna è pazienza ed umiltà di Trasmutare ogni negatività: è  Forza Gentile ossia Amore. È la Vergine Maria o Ma-Donna che schiaccia il Serpente Antico… e sapete perché? Perché, come la terra, ha accettato prima di essere schiacciata dai piedi di tutti, riconoscendo che non stava venendo “calpestata”… no… ma che era lei a permettere di stare eretti in quanto ne era ed è base e fondamento.

Questo è ben diverso.

Stare sotto non vuol dire “essere di meno” o sottomessi, ma permettere di sorreggere il Cielo e gli altri esseri.

Donne, smettete dunque di rifiutare il vostro dono, fato e destino… Semttete di rifiutare il vostro compito che siete chiamate ad incarnare nella vostra quotidianità, ribellandovi alla vostra vera identità: LASCIARVI TRASFORMARE.

Donne, accettate di essere donne, avete un compito, sicuramente più pesante dell’uomo, ma proprio perché lo avete scelto, più di lui di avete le spalle larghe per compierlo.

Non dovete montarvi la testa né tantomeno ribellarvi volendo abbracciare le armi o altre figure sterili e profondamente inerti.

Siete Donne, Signore, e queste accolgono con grande stupore i compiti più ardui con la consapevolezza di riuscire a compierli con l’amore.

La Terra si fa penetrare da tutto e accoglie ogni cosa, non perché è debole o sottomessa, ma perché è così forte da non dover respingere niente e nessuno, in quanto possiede dentro di lei i materiali per trasformare in balsami tutti veleni. Non ha nemici, perché detiene l’arte della trasformazione che la fa essere il complemento equilibratore di ogni oggetto e situazione.

Medita sul tuo corpo e su cosa rappresenta il tuo ciclo e il tuo sesso.

La Vagina è un varco che ti rende divina: Accoglie, trasforma e ricrea ogni gesto e atto.

Il tuo ciclo mostra che quella porta è anche una ferita aperta che ogni mese sanguina per non farti scordare che sei un’eroina … poichè espelli ciò che non conduce verso la forza, ma questo ti rende sacra perché attesta che nessuno più di te è capace di trasformare la morte e il dolore in vita e accettazione. Questa è la Resurrezione.

Thomas Yhorman Vitulano
“Non siamo soli, siamo Soli”