I Maestri dicono che “c’è tanta virtù nei malvagi e tanta malvagità nei virtuosi”. E ovviamente, hanno ragione.

Riflettiamo:

Quanta perseveranza nel perseguire il male e vessare i propri nemici. Noi possiamo dire di averne altrettanta nel benedirli o nel perseguire i nostri ideali di luce e bene?

Quanta tenacia e autodisciplina hanno i maligni nel diventare sempre più astuti e capaci di nuocere. Possiamo noi dire di averne altrettanta nel trasformarci in eroi e benefattori dell’umanità?

Quanta fede e audacia nell’affrontare il destino infimo e la sorte avversa pronta a colpirli. Possiamo dire noi di avere la medesima forza nelle azioni per proseguire nel giusto?

Quanto coraggio nel sfidare ogni giorno la Giustizia Divina e umana sapendo che ad una si può sfuggire per un pò, ma all’altra no. Possiamo affermare noi di avere lo stesso coraggio nell’affrontare il nostro viaggio chiamato vita?

Quanto ingegno, lungimiranza e capacità mediatrici nell’intraprendere relazioni malavitose che li porteranno verso i loro obiettivi tenebrosi. Possiamo dire lo stesso dei nostri scambi e relazioni che a mala pena riusciamo ad intessere civilmente?

Quanta pazienza nell’attendere il momento propizio per il colpo più fittizio. Noi siamo capaci di pazientare parimenti per vedere realizzati i nostri alti intenti?

Potrei andare avanti ancora molto nel portare le prove che attestano la verità dell’affermazione dei Maestri, ma mi fermo qua.

Riflettiamo su come le intenzioni e gli obiettivi sono differenti, ma in quanto a Forze messe in campo e qualità sviluppate o in sviluppo i malvagi stanno al primo posto.

Non mi stupisce infatti che il Cielo guardi di buon occhio questi individui e attenda il loro risveglio per poterli utilizzare poi, volti al “Bene”, per il Piano Divino.

Nemmeno mi sorprende dunque, che molti Santi e Maestri in passati più o meno remoti erano ladri e furfanti abili e importanti.

Come sempre, è bene uscire dagli schemi preconfezionati di cosa sia bene, male, virtù e qualità… perché i confini sono sempre molto labili.

C’è molta più coerenza in un criminale che non in uno spiritualista. Pensate che paradosso, è da loro che dovremmo imparare, ma guardandoli con un altro occhio.

 

Thomas Yhorman Vitulano
“Non siamo soli, siamo Soli”